Oleg Zubkov, noto addestratore di leoni e proprietario del Taigan Safari Park nella Crimea occupata dai russi, sta lottando per la vita dopo che lo ha sbranato lo stesso leone che l’anno scorso ha attaccato mortalmente un dipendente del parco.
Il 57enne, spesso soprannominato “l’uomo che sussurra ai leoni”, ha riportato gravi ferite alla testa, al collo e ai polmoni mentre si trovava all’interno del recinto durante l’ora del pasto. Secondo le notizie locali, è in condizioni critiche dopo un intervento chirurgico d’urgenza.
Il Taigan Safari Park, uno dei più grandi santuari di grandi felini in Europa, ospita circa 60 leoni africani. Nonostante la sua reputazione di attrazione turistica, ha dovuto affrontare una serie di incidenti di sicurezza. Tra cui l’aggressione mortale di Leokadiya Perevalova, dipendente del parco, nell’ottobre 2024.
Secondo Zubkov, la Perevalova ha commesso un “errore fatale”. Ovvero, non chiudendo un cancello di sicurezza, con il risultato che un leone l’ha attaccata e morsa al collo. “I leoni sono predatori apicali, non perdonano gli errori”, aveva detto Zubkov all’epoca.
Lo stesso leone coinvolto in quell’attacco, che è stato risparmiato dall’eutanasia, si è ora scagliato contro lo stesso Zubkov.
I testimoni hanno descritto scene di panico e caos durante l’attacco di domenica (22 giugno). “Il leone lo trascinava per il collo come se fosse un giocattolo”, ha raccontato uno spettatore, come riporta The Mirror.
Tatyana Aleksagina, un’operatrice del parco di 58 anni, ha agito rapidamente e coraggiosamente, entrando nel recinto con un passeggino e lanciando un secchio contro il leone per distrarlo. L’animale ha liberato Zubkov e si è ritirato.
Un visitatore del parco, identificato solo come Alexei, è sceso nel recinto per aiutarlo. “Tatyana non riusciva a spostarlo da sola”, ha spiegato un testimone al Daily Mail. “Alexei è saltato dentro, ha trascinato Oleg fino al passeggino, lo ha adagiato e si è arrampicato di nuovo fuori”.
Zubkov è stato trasportato d’urgenza in ospedale con un veicolo privato, ma all’arrivo avrebbe perso i sensi. I medici hanno eseguito un complesso intervento chirurgico e le sue condizioni rimangono critiche.
Una fonte vicina al parco ha dichiarato: “I medici stanno facendo tutto il possibile e l’impossibile per salvarlo. È uno shock enorme per la sua famiglia e per tutti noi che lo conosciamo. Stiamo pregando per la sua guarigione”.
L’incidente sta riaccendendo le domande sui protocolli di sicurezza del Taigan Safari Park e se il leone, ora responsabile di due brutali attacchi, avrebbe dovuto essere rimosso dopo la prima tragedia.
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